In un quadro politico e sociale alquanto sbilanciato verso la paura e la diffidenza di tutto ciò che è “altro da noi”, Mosaico di Solidarietà e Radio Alta Frequenza, in collaborazione con Binario 60 ha scelto di contaminarsi, proponendo un momento di festa, di incontro e di condivisione di esperienze. Un evento propulsivo, energico e vitale che rompa lo stigma del pregiudizio, della discriminazione e del razzismo con “RadioAttivi – la contaminazione che fa bene”. Mescolando musica, arte, danza, parole e immagini intendiamo coinvolgere Rifugiati e Richiedenti Asilo, Nuove Generazioni, MSNA e la cittadinanza tutta, per tracciare una narrazione alternativa dello stare insieme, per promuovere e favorire la cultura della differenza e dell’accoglienza.

L’evento è partito dalla volontà e dal desiderio di coinvolgere, assieme al già rodato gruppo di ragazzi di Alta Frequenza, altri giovani migranti provenienti da centri e strutture di accoglienza in un percorso partecipato che li ha visti protagonisti attivi nella realizzazione dell’evento.
Un modo per contrastare gli stereotipi sui rifugiati, per creare ponti contro chi invece costruisce muri, di chi istiga all’odio e alla xenofobia.

La parola chiave dell’evento è stata contaminazione, inteso nell’accezione p

ositiva del termine: intreccio, scambio , meticciato, fusione di culture e saperi diversi. Contaminarsi significa cambiare. Dalla contaminazione delle diversità nascono nuove prospettive e nuova bellezza, così come accade nella musica, nella letteratura, nell’arte e in ogni ambito del sapere umano.
La contaminazione, gli scambi, le mescolanze, fanno parte di un processo creativo che appartiene e coinvolge intere comunità da sempre. Un fenomeno naturale e umano che non si può arrestare.