E’ partita con grande slancio La 13ª edizione di IT.A.CÁ MIGRANTI E VIAGGIATORI – FESTIVAL DEL TURISMO RESPONSABILE e anche quest’anno Alta Frequenza sarà media partner per la tappa Bolognese.

Un’edizione ricca di appuntamenti realizzata alla rete del festival che coinvolge quest’anno 15 regioni per un totale di 25 tappe.

L’azione di IT.A.CÀ continua a tracciare iniziative e percorsi alternative all’ormai superato “turismo di massa” delineando sempre più modi di viaggiare che rispettino le comunità ospitanti.

Per questa edizione il festival ha fatto un ulteriore passo avanti scegliendo un tema molto vicino e sentito in questo periodo colpito dagli effetti della pandemia: DIRITTO DI RESPIRARE.

Un tema carico di significati – fisici, sociali, economici, politici ecc – volti a superare vecchi modelli che ci hanno privato del respiro.
 DIRITTO DI RESPIRARE è quindi la risposta della rete del Festival all’emergenza in atto: un diritto che condividiamo con la madre Terra e con tutti gli esseri che la abitano.

Collegata al tema 2021 è anche la scelta dell’immagine grafica che accompagna questa edizione del Festival: creata dall’artista Giulia Gardelli, l’immagine illustra una natura rigogliosa e in movimento, con le api come simbolo di nutrimento e vita, un nutrimento che si ottiene solo ‘viaggiando’ di fiore in fiore. L’aria irrespirabile, per l’artista, diventa l’assenza del viaggio, l’assenza della condivisione e dell’arricchimento che il viaggiare ci dona: anche in questo caso, il nostro diventa un dovere – e non solo un diritto – a salvaguardare quel respiro, anche in questa momentanea sospensione del viaggio.

Oltre agli eventi live sui territorio come itinerari a piedi e in bici, in canoa e in barca, escursioni alla scoperta di luoghi nascosti e molto altro, IT.A.CÀ ha lanciato eventi online e seminari di divulgazione: il primo, il 27 aprile scorso ha posto l’accento proprio sul tema portante del festival DIRITTO DI RESPISARE, e ha visto tra gli ospiti Paolo Cognetti, Carlo Alberto Redi, ed Eleonora Berti. Il 12 maggio il seminario dal titolo emblematico “Decostruire i confini tra turismo e migrazione”, viaggio, fuga, erranza, pellegrinaggio, vagabondaggio, migrazione, turismo: sono solo alcune delle parole che esprimono uno spostamento di persone. Insieme ai curatori del volume Scritture Migranti – Turismo e Migrazione, Pierluigi Musarò (Direttore IT.A.CÀ Festival) e Emanuela Piga Bruni (Universitas Mercatorum di Roma), interverranno anche docenti e scrittori – tra cui Angelo Turco (IULM), Fabio Corbisiero (Università di Napoli Federico II), Elena Lamberti (Università di Bologna), Francesco Vietti (Università di Milano–Bicocca), Gino Frezza (Università di Salerno) – con l’obiettivo di rimettere in discussione le categorie di pensiero con le quali si definisce la pratica del viaggio e l’esperienza della diversità, e portando nuove prospettive su come oggi definiamo (e governiamo) la mobilità geografica degli esseri umani.

Mercoledì 19 maggio dalle 17.00 alle 19.00 (diretta sui canali social del festival FB e YouTube) IT.A.CÀ propone un confronto a partire dal Patto per il lavoro e per il clima (sottoscritto tra Regione Emilia Romagna, enti locali, sindacati, imprese, terzo settore ecc) per rilanciare le aree interne e montane, sempre in ottica di sostenibilità ambientale, economica e sociale.  Al seminario Ripensare le aree interne e montane dell’Emilia Romagna in epoca di pandemia parteciperanno Barbara Lori (Assessora alla Montagna, Aree Interne Regione Emilia–Romagna), Luigi Giove (Segretario generale Cgil Emilia-Romagna), Matteo Lepore (Assessore Turismo e Cultura Comune di Bologna), Maurizio Fabbri (Presidente Unione dei comuni dell’Appennino bolognese). Moderato dalla prof.ssa Alessia Mariotti (Centro Studi Avanzati sul Turismo – Università di Bologna).

Il 22 maggio invece avremo un’anticipazione delle tappe live, si tratta della TAPPA OFF di Bologna, dalle 8.40 alle 17.00 a Marzabotto con L’itinerario dei Borghi – Storia, natura, buon cibo in armonia. Partenza da Marzabotto Stazione e fine percorso Stazione Lama di Reno. Passando dal Belvedere lungo la valle del Reno, attraverso il Mulino e Rio Piantone, proseguiremo per luoghi anticamente popolati dai lupi, attraversando i piccoli borghi di pietra immersi nella natura, costruiti dai maestri Comacini che hanno scolpito sulla pietra simboli sacri e magici. Percorreremo antiche vie etrusche e celtiche, poi diventata l’antica viabilità medievale, attraverso il bosco sacro ai celti. Passeremo per Cà Amadesi, Ca’ de Zanetti, bellissimo complesso del ‘400, e dal Borgo di Frascarolo, fino al famoso Giardino di Pimpinella: Laura dell’Aquila, biologa ed erborista, ci accoglierà al giardino di Pimpinella, una Scuola di Botanica ed Erboristeria selvatica. Costo: 23 euro. Prenotazione obbligatoria: info@festivalitaca.net

Dal 28 maggio invece partirà il festival vero e proprio, iniziando dal Veneto  (28-30 maggio), poi le Marche presso il Parco Nazionale dei Monti Sibillini ( 10-13 giugno) e successivamente l’Emilia Romagna che oltre alla tappa madre di Bologna  (19 – 20 |26–27giugno+3–4|10–11|17–18|24–25luglio+4–5|10–12settembre) prevede anche quelle di Spilamberto – Modena (28 – 29 agosto), Ravenna (16 – 19 settembre), Sasso Simone – Simoncello (24 – 26 settembre).

Per tutte le info sulle varie tappe e gli eventi ad esse correlate potete visitare il sito del festival:  www.festivalitaca.net